La nona edizione di SPS Italia ha dimostrato, ancora una volta, di riuscire nel suo intento: far dialogare tra loro tutte le realtà aziendali, italiane ed estere, che lavorano in ottica Industry 4.0, dall’automazione al digitale.
Il Padiglione District 4.0 ha messo in evidenza progetti legati alle aree di rinnovamento del settore manifatturiero attraverso le nuove tecnologie e la digitalizzazione dei processi.
A partire da una case history reale sono state messe in mostra le potenzialità delle soluzioni software, evidenziando le competenze e le skill necessarie alle aziende per poter implementare le applicazioni più innovative.
Il focus è coinciso con il tema dell’integrazione e cooperazione tra tecnologie e competenze, per il miglioramento delle prestazioni e dell’efficienza.
Techsol ha rinnovato la sua presenza all’evento, cercando di cogliere le nuove esigenze delle aziende.
Ciò che è emerso da questa esperienza è stata la necessità da parte delle aziende di trovare una soluzione che metta al centro l’advanced process control sfruttando le tecnologie, edge computing e cloud computing, ed integrando i livelli più bassi del plant con i livelli gestionali. In modo che la raccolta dei dati produca valore, che a sua volta può diventare informazione consumabile.
Di fronte alla complessità e alla quantità di macchine e strumenti presenti in una o più linee di produzione, la proposta di Techsol consiste nella possibilità di gestire tutto il processo produttivo, dall’approvigionamento del materiale in ingresso linea fino al suo stoccaggio, con un unico sistema, che non andrà a sostituire i sistemi esistenti, ma li integrerà per dare una visione totale e completa degli impianti coinvolti nella filiera produttiva.
Gli obiettivi del controllo di processo sono massimizzare ed ottimizzare il processo, in due ambiti differenti: l’efficienza degli impianti e la qualità dei prodotti realizzati.
Come raggiungere questi obiettivi? Minimizzando e prevenendo i downtime e i difetti del processo produttivo.
Il controllo del processo, infatti, permette il calcolo dell’OEE che a sua volta fornisce informazioni sulla qualità del processo e può suggerire interventi in tempo reale per modificare il processo stesso.
Per poterlo calcolare sono necessarie informazioni: dovremo tracciare tutti i dati di performance per avere un riferimento storico, qualificare le fermate e la causali, definire il consumo energetico.
Ad integrazione di ciò, inseriremo lo sfruttamento di algoritmi di ML e AI come ulteriore tassello per rendere interessante ed efficiente la piattaforma proposta.
Un approccio che si adatta bene sia alla produzione discreta sia a quella di trasformazione.
Considerando le testimonianze raccolte durante l’evento, è utile ragionare anche in termini di agevolazioni fiscali.
A tal proposito è importante ricordare le novità in merito al super e iper ammortamento: con la circolare 8/E del 10 aprile 2019 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito in primis che gli investimenti il cui acconto è stato versato nel 2018 beneficiano della maggiorazione del 150% in luogo di quella del 170% prevista con la proroga dell’incentivo nel 2019.
Questa proroga presenta alcune sostanziali differenze rispetto alle passate edizioni, in particolare con riferimento alla misura della maggiorazione del costo di acquisizione degli investimenti.
Viene prevista infatti una maggiorazione pari al:
170% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
100% per gli investimenti compresi tra 2,5 e 10 milioni di euro;
50% per gli investimenti compresi tra 10 e 20 milioni di euro.
L’Agenzia delle Entrate ribadisce inoltre la proroga per il 2019, nella misura del 40%, dell’iperammortamento anche sugli investimenti immateriali, funzionali a quelli materiali in chiave 4.0.
Confermate anche le disposizioni in caso di investimenti sostituitivi che è possibile fare a patto che le caratteristiche del nuovo investimento non si discostino in misura sostanziale rispetto all’investimento originario.
Qualora i beni oggetto dell’agevolazione vengano ceduti a titolo oneroso o delocalizzati in strutture produttive all’estero, l’Agenzia applica un meccanismo di recupero delle agevolazioni mentre, chiarisce l’ADE, non si verifica la decadenza delle agevolazioni dell’iperammortamento nel caso di mutamento della titolarità dell’impresa.
Qui potete visionare l’esposizione del nostro intervento “Efficientare il processo produttivo nella fabbrica digitale: un modello innovativo per i sistemi di controllo ed esecuzione della produzione”.
Clicca qui per richiedere la presentazione: